AliveCorDalle automobili intelligenti a smartphone sempre più smart, ecco come potrebbe essere il prossimo futuro della tecnologia.

(finalmente) Le macchine prendono il controllo

Di tanti che vedono l’approssimarsi del 2013 come momento ideale per comunicare la propria visione della tecnologia per il futuro, sembra interessante la versione di Frog, il famoso studio di design che ha letteralmente scritto la storia della progettazione industriale. Perché Frog vive da sempre alla frontiera tra la tecnologia di consumo e di massa e il passo avanti che segnerà l’innovazione imminente. In un clima che annuncia consumerizzazione, Internet of Things, Bring Your Own Device, la visione di una grande casa di design può ispirare idee e novità forse più di altre.

Frog si è impegnata e ha delineato addirittura venti trend che definiranno il 2013. Li riassumiamo rapidamente invitando alla lettura dell’articolo completo.

Accessori sempre più intelligenti per smartphone

Un solo esempio: AliveCor, una custodia per iPhone che monitorizza il battito cardiaco di un paziente e manda i dati nel cloud per il consulto remoto. Approvato dalla Food and Drug Administration americana.

Self-driving carPerderemo il controllo delle auto

Parcheggiare da sole, mantenere costante la velocità con il cruise control o il sensore di retromarcia è solo l’inizio. Secondo il cofondatore di Google Sergey Brin, entro il 2017 saranno disponibili auto che guidano da sole. Ottimista? Forse, ma certo non visionario o illuso. Può darci ci voglia più tempo, ma la… strada è battuta.

Un nuovo tipo di patina

Intesa come le esperienze che si accumulano su un oggetto nel corso del suo uso, tanto in logorio quanto in informazioni. Il prossimo progresso mobile non arriverà tanto da ulteriori miniaturizzazioni, ma dal propagarsi di queste esperienze – e relativi sensori – su abiti, pelle, oggetti di uso comune. La patina di utilizzo che caratterizza oggi uno smartphone o un telecomando diventerà diversa, più diffusa, evanescente e difficile da identificare e tuttavia ancora più radicata nelle nostre vite.

Interazioni informatiche più umanistiche

L’industria tecnologica si metterà con decisione al lavoro sul prossimo tipo di interazione, ancora più profonda, tra uomo e computer. Il tempo dei PC è finito ed è l’era del touch e dei comandi vocali. L’anno prossimo comincia la svolta che porterà alla rivoluzione del… 2018?

Le app diventano invisibili

Se un portatile è come una finestra sul web, una app per smartphone è come uno spioncino. Arriverà una nuova generazione di app, paragonabili all’ago ipodermico per come neanche ci accorgeremo del loro funzionamento e della loro esistenza.

Tecnologia contro natura

La natura e gli eventi catastrofici di cui si fa portatrice, come uragani o terremoti, finora è stata vista solo come potenziale ostacolo al normale ritmo della vita moderna. La tecnologia inizierà a dialogare, contrastare, assecondare, modellare la natura, per contenere i danni del prossimo evento catastrofico e contemporaneamente elevare la qualità della vita umana.

Relazioni più fisiche con gli smartphone

Apparecchi più miniaturizzati, con maggiore potenza di elaborazione, consumi ridotti, comunicazioni più veloci, porteranno progressi sostanziali nel dispiegamento della biometria in tutte le sue sfaccettature. Nel 2013 la password di ingresso ai nostri sistemi sarà, sempre più, il nostro stesso organismo.

Da facce a interfacce

Continuazione e sviluppo del punto precedente sarà il diffondersi del riconoscimento facciale. Gli hotel riconosceranno il nostro volto, come i bancomat, come le casse del supermercato. La biometria facciale diffusa farà probabilmente sparire diverse professioni e ne creerà di altre.

Il nostro doppio artificialmente intelligente

Il cloud e servizi sempre più evoluti di elaborazione dati metteranno a nostra disposizione assistenti intelligenti, capaci di lavorare autonomamente in base ai nostri input e di anticiparci nelle nostre esigenze. Non avremo Hal 9000 di 2001: Odissea nello spazio, ma assistenti specializzati capaci di riconoscere pattern e mettere al lavoro regole di discernimento e interpretazione delle informazioni disponibili.

I tablet al punto di non ritorno

Se qualcuno pensa che i tablet siano una moda e che torneranno alla ribalta i vecchi PC, si sbaglia di grosso. I computer a tavoletta diventeranno ubiqui, a prezzi in continua discesa, capaci di rispondere a innumerevoli esigenze, comprese quelle non ancora inventate. E, incredibile ma vero, potrebbero per la prima volta iniziare ad avverare la promessa ultradecennale e mai mantenuta dall’informatica: l’ufficio senza carta.

USSD per tutti (i Paesi in via di sviluppo)

Altrimenti noto come Unstructured Supplementary Service Data, è il servizio che permette l’uso dei codici telefonici comunemente utilizzati nei servizi di risposta automatici, che prevedono la pressione di asterischi, cancelletti e altro associati a numeri di telefono, password, prefissi eccetera. Nei nostri Paesi passa inosservato, ma sarà un motore formidabile di progresso e iniziativa nelle nazioni che stanno uscendo dalla povertà, dove un telefono comune rappresenta ancora uno strumento possibile per l’emancipazione e il lavoro.

DropboxL’economia dell’esperienza

Le grandi aziende di tecnologia punteranno su un differenziale diverso per affermarsi: fino a ieri è stata la tecnologia, da domani sarà la customer experience. L’unico elemento competitivo capace di assicurare un vantaggio reale a lungo termine. Lo ha dimostrato per prima Apple e stanno arrivando numerosi altri fornitori grandi e piccoli, da Amazon a Dropbox. Nascerà una nuova figura professionale: il chief experience officer, CXO. Prendere nota.

Dallo schermo allo spazio

Non quello cosmico, ma quello tridimensionale. Le stampanti 3D di base scenderanno sotto i cinquecento dollari e qualsiasi persona motivata potrà acquistarne una. Sarà possibile usare il computer non solo per creare sullo schermo, ma anche nel mondo fisico.

La piccola manifattura

Conseguenza del punto precedente è che nasceranno nuove opportunità per le aziende e gli imprenditori. Sono già in opera servizi capaci di ricavare un profitto da lavorazioni a basso volume di produzione, tra le dieci e le mille unità. Potranno nascere business basati sulla fornitura non di milioni, ma di migliaia o centinaia di pezzi. Magari personalizzati.

L’artigianato robotico

È stato spesso facile pensare alla produzione di massa come sinonimo di qualità inferiore a quella artigianale. Le nuove linee di produzione robotizzate, come dimostrano apparecchi tipo iPhone 5 o Lumia 920, consentono una precisione prima impensabile, che fa sentire ogni apparecchio come personalizzato invece che prodotto in serie.

La danza delle gesture

Dagli smartphone ai computer, ai chioschi, alle vetrine interattive, vedremo sempre più persone interagire con sistemi automatizzati attraverso il tocco e il movimento.

Arte sempre più artistica

Il prevalere della user experience, l’ubiquità dell’elaborazione via cloud, l’Internet of Things porteranno a una attenzione inedita verso gli aspetti umanistici, creativi, persino poetici dell’utilizzo dei sistemi informativi. Le aziende innovative e lungimiranti si avvarranno di consulenza artistica a tutto tondo per la realizzazione di servizi capaci di distinguersi e conquistare l’utilizzatore oltre la semplice funzionalità.

Sensori per la salute

Emergeranno i servizi centralizzati di elaborazione, archiviazione e consultazione dei dati riguardanti la salute personale, con grandi problematiche di privacy e sicurezza ma anche con incredibili opportunità di miglioramento dei servizi e delle prestazioni sanitarie, sia per efficacia degli interventi e delle terapie che per la riduzione dei costi inutili di burocrazia e documentistica.

L’avvento delle microreti

La rete non sarà più solamente una infrastruttura progettata e pianificata, nonché gestita. Le reti nasceranno estemporaneamente, a raggio ridotto, configurate esattamente per collegare persone ed enti selezionati, per risolvere un singolo problema, e si dissolveranno con la stessa velocità. La capacità di creare dinamicamente e rapidamente microreti capaci di risolvere rapidamente esigenze specifiche da parte di un gruppo di lavoro definito sarà dirimente per il successo futuro di molte aziende.

Quante di queste previsioni si avvereranno alla lettera nel 2013? Difficile dire. Il punto dell’esercizio non è questo, tuttavia. Qualsiasi designer sa che mettere sul tavolo idee nuove serve a riflettere e a produrre altre idee. Non necessariamente altrettanto rivoluzionarie o futuristiche, ma certo fresche e innovative.

Per approfondire