Il trattamento dei pazienti in realtà virtuale è già possibile e medici e studenti potranno influire sulla qualità delle cure.

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l’uso della realtà virtuale si diffonde sempre più per condizioni come ansia, stress, malattie della vista, fobie e disturbi mentali. Viene anche usata per formare i professionisti healthcare: i medici di domani sperimentano già oggi applicazioni di realtà virtuale con risultati tangibili per i pazienti.

Simulazioni e piattaforme virtuali

SimforHealth

SimforHealth, una startup parte del gruppo Interaction Healthcare, è specializzata in e-healthcare per professionisti. Al CES di Las Vegas ha presentato una esperienza di VR per studenti di medicina. Il progetto porta gli studenti in un mondo virtuale dove interpretano il ruolo di un medico alle prese con una situazione di urgenza e pressione. Il commento di Sophie Campion, International Project Manager dell’azienda, rilasciato a frenchweb.fr:

L’immersività 3D è un ottimo sistema per imparare a controllare lo stress e decidere in fretta.

A Las Vegas SimforHealth ha anche presentato MedicActiv, una piattaforma internazionale aperta ai professionisti healthcare e alle istituzioni per condividere casi clinici. MedicActiv punta a migliorare la formazione nel settore medico e renderlo più immersivo, più realistico e più collaborativo, nelle parole del CEO di SimforHealth e Interaction Healthcare Jérôme Leleu.

Dalla sala operatoria al casco Hololens

Lavorando in real virtuale, i professionisti possono collaudare procedure chirurgiche e apparecchiature mediche, come hanno dimostrato gli esperimenti del Royal College of Surgeons con i caschi Hololens.
I trainer sfruttano le nuove apparecchiature per formare gli apprendisti chirurghi in realtà virtuale, mista e aumentata.

Secondo il Guardian, il Royal College of Surgeons ha in esame numerose apparecchiature diverse. Shafi Ahmed, membro del consiglio del College, spiega il futuro:

Nei prossimi cinque anni la maggior parte della formazione avrà luogo in realtà virtuale, aumentata o mista. […] Stiamo ricostruendo il College per il 2020. Nei nuovi ambienti di classe non ci sarà più spazio per cadaveri, la prima volta dopo duecento anni di formazione chirurgica. La cosa conta perché due terzi della popolazione mondiale, cinque miliardi di persone su sette, non ha accesso a chirurgia sicura e al giusto costo.

Il potenziale della realtà virtuale in medicina è enorme e sarà rinforzato da tecnologie touch di contorno. A Tokyo, per esempio, Hololens è stato usato per impostare chirurgia prostatica automatizzata. La realtà mista ha permesso ai medici di visualizzare modelli 3D di pazienti specifici prima di rimuovere il tumore in sicurezza.

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Addestramento reale, realtà virtuale

Il dottor Maxime Ros, primario di neurochirurgia all’ospedale di Montpellier, ha creato una app di realtà virtuale che consente agli studenti di operare in una sala attrezzata, in condizioni simili a quelle della vita reale. La app si chiama Surgery e permette ai chirurghi professionisti di praticare nuove tecniche. Questo il commento di Revinax, l’azienda produttrice della app:

Agendo nel ruolo di un chirurgo o una infermiera, l’utente può rapidamente acquisire la conoscenza e le specifiche di ogni passo della tecnica operatoria. Per ogni procedura e apparecchiatura abbiamo risposte su misura. Un team dedicato acquisisce dati che vengono riversati nel software di addestramento in realtà virtuale.

Surgery funziona su Android e iOS e richiede un casco di realtà virtuale, per entrare in sala operatoria nei panni del chirurgo. Il dottor Ros:

Con il casco in testa ci si ritrova nei panni del chirurgo e se ne possono osservare i movimenti mentre opera. Anche senza eseguire materialmente la procedura, il cervello la ricorda e c’è un accumulo di conoscenza.

Revinax ha registrato decine di procedure chirurgiche finora. Il loro scopo ultimo è acquisire spezzoni in remoto e inviarli direttamente a una piattaforma VR.

Più formazione per tutti

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L’addestramento medico in realtà virtuale non si limita tuttavia alla sala operatoria ed è applicabile a chiunque debb eseguire procedure mediche. La tecnologia è particolarmente utile nei Paesi in via di sviluppo. Sempre Ros:

Tutti hanno uno smartphone. Per un’infermiera è più facile imparare procedure semplici con un casco che dover affrontare lunghi viaggi verso strutture specifiche.

Il progetto ha ottenuto il premio di Best Startup durante la mostra Laval Virtual, famosa in tutto il mondo, davanti ad altre trentacinque startup di realtà virtuale e aumentata.

L’addestramento dei chirurghi di domani in realtà virtuale costituisce un progresso sostanziale, che aumenta l’efficienza dell’insegnamento e riduce gli ostacoli geografici.

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