SMSEntro pochi anni saranno assorbiti dai sistemi di messaggistica.

Il sorpasso nel 2016

I dati del sito spagnolo Cmtdata sono probabilmente i primi a dare conto di una tendenza che pochi anni fa sarebbe stata impensabile: la scomparsa progressiva degli SMS.

La categoria di traffico Short Text Messages, nella penisola iberica, è passata in volume dai quasi quattro miliardi di messaggi a trimestre del 2008 ai meno di 1,5 miliardi nel 2012. Non solo: il fatturato ascrivibile ai messaggini è sceso in modo quasi corrispondente, dai 450 milioni di euro per trimestre sempre del 2008 ai 171 milioni di euro del terzo trimestre dello scorso anno.

Non c’è bisogno di analisi sofisticate per trovare la causa: i sistemi di messaggistica. Servizi come Whatsapp, iMessage di Apple, BlackBerry e lo stesso Facebook sostituiscono l’SMS con efficacia continua e progressiva man mano che i cellulari diventano smartphone e si collegano a Internet.

Quella spagnola, bisogna intendersi, è una anomalia temporale: le previsioni di Informa Telecoms & Media indicano che a livello globale la spedizione di messaggi continuerà a salire per anni, generando 722,7 miliardi di dollari di fatturato nel quinquiennio tra il 2011 e il 2016 (di cui 174,1 miliardi di dollari in Europa.

Tuttavia la tendenza è segnata: nel 2011 gli SMS rappresentavano il 64,1 percento del traffico di messaggistica globale, con 5.900 miliardi di messaggi. Nel 2016 saranno 9.400 miliardi di messaggi, ma solo il 42,1 percento del totale, assai meno della metà.

In definitiva, oggi l’SMS è un sistema di comunicazione più che mai di attualità. Il suo destino tuttavia è segnato nel medio termine e rappresenta una ulteriore conferma che il futuro della comunicazione mobile, nel privato come nelle aziende, è affidato agli smartphone e alla connessione dati. Un trend sempre più arduo da ignorare.

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