Dieci anni passati a collegare cose inaspettate. E un futuro assai promettente davanti.

CC2538 Texas Instruments

Tanti auguri Contiki

Non siamo troppo puntuali rispetto alla data effettiva del compleanno, che in realtà cade in marzo. Tuttavia oggi si chiude a Stoccolma il corso introduttivo  Building the Internet of Things with Thingsquare Mist, notizia che getta maggiore luce sul significato di questo sistema operativo concepito fin dall’inizio per la Internet delle cose.

Lo scorso ottobre abbiamo già accennato in un nostro articolo a Contiki, per celebrare il lavoro del fondatore del progetto, Adam Dunkels. Progetto che compie ben dieci anni, prospera, guadagna diffusione ed è in migliore salute che mai.

È infatti nel 2003 che il sistema operativo per la Internet of Things ha fatto la propria comparsa pubblica, con una installazione funzionante per… Commodore 64. La parte interessante era tuttavia quelle delle specifiche tecniche: kernel multitasking, sistema a finestre e interfaccia grafica personalizzabile, stack Tcp/Ip, web server personale e un browser che probabilmente è il più piccolo, in termini di ingombro, mai creato. L’intero sistema Contiki stava alla nascita in 42 kilobyte, una cifra molto piccola per gli standard odierni. Perfetta per oggetti che non sono necessariamente computer, ma sono collegati all’Internet delle cose.

Processore costruito a mano

Software e firmware

Più o meno contemporanea alle dieci candeline è la notizia che Texas Instruments supporta Thingsquare Mist, firmware in grado di fornire collegamento in radiofrequenza a bassi consumi, perfetto per piccoli apparecchi e creato da Dunkels come complemento di Contiki addetto alle comunicazioni su Internet in protocollo IPv6, fondamentali per l’interconnessione universale.

In che senso Contiki collega cose inaspettate? Per esempio mattoncini del Lego, obiettivo raggiunto già nel 2002 e, nel 2005, addirittura un processore costruito a mano.

Contiki non gode di grande notorietà ma costituisce un progresso dell’informatica di grande importanza. Con i ritimi attuali di crescita della Internet of Things, è assai probabile che il suo ventesimo compleanno sarà decisamente più pubblicizzato di questo.

Per approfondire