Amazon Go, il supermercato del colosso dell’e-commerce senza casse né commessi, potrebbe sbarcare a breve anche in Europa. L’inaugurazione del supermarket 4.0 è avvenuta a gennaio scorso. Al momento gli store di Amazon Go negli Stati Uniti sono quattro, ma il marchio è stato registrato anche in Gran Bretagna. Ora il gigante del commercio elettronico starebbe cercando spazi di 400-500 metri quadrati nel Regno Unito. Amazon Go è un’innovazione rivoluzionaria per il mondo dei pagamenti e per il retail, ma non è un caso isolato. Sempre più realtà offrono agli utenti la possibilità di pagare con rapidità e semplicità senza che ci sia di mezzo denaro contante ma neppure carte di credito e, in certi casi, nemmeno un registratore di cassa.

COME FUNZIONA AMAZON GO

Una volta scaricata, la app Amazon Go permette di entrare in negozio e iniziare l’itinerario in maniera assolutamente libera: i prodotti si prelevano dagli scaffali e si possono infilare direttamente in borsa. Quando la spesa è terminata, si può uscire liberamente come si è entrati. Amazon Go lavora per noi, andando ad addizionare il costo di ogni prodotto selezionato e caricando la spesa sulla carta di credito (che è la stessa già registrata per fare gli acquisti su Amazon).  Questo è possibile grazie a tecnologie invisibili come sensori e dispositivi dotati di Intelligenza Artificiale, e tecnologie visibili: gate intelligenti che registrano l’ingresso e l’uscita delle persone e tante telecamere sparse un po’ ovunque.

Amazon Go offre un modo semplice e immediato di pagare per acquisti nei negozi. Ma ci sono vari altri sistemi di pagamento da smartphone che offrono semplificazione e velocizzazione. Occorre però distinguere tra i sistemi associati a carte di credito come Apple Pay e Samsung Pay, altre piattaforme che non hanno questa caratteristica (Satispay, SisalPay), e sistemi che utilizzano la blockchain. Vediamoli.

APPLE PAY E SAMSUNG PAY

Apple Pay è il servizio di Apple che consente di pagare nei negozi fisici e online, nelle app che lo supportano e sui siti web in Safari usando l’iPhone, l’iPad, il Watch o il Mac. I pagamenti avvengono in modo veloce, semplice e sicuro tramite tecnologia NFC e previa associazione della carta di credito all’account Apple. Il funzionamento di Samsung Pay è molto simile, ma supporta un maggior numero di carte di credito. Il servizio permette di pagare la spesa o gli acquisti in negozio direttamente dal telefonino avvicinando il dispositivo al POS.

SATISPAY

Satispay è una startup italiana fondata da Alberto Dalmasso che fornisce un’omonima applicazione per effettuare micropagamenti con il proprio smartphone. Si tratta di una sorta di Whatsapp con il quale, invece di mandare messaggi o foto, è possibile inviare denaro ai propri contatti o a negozi convenzionati. È anche possibile effettuare ricariche telefoniche, fare  shopping online ed effettuare donazioni. L’applicazione non è associata a una carta di credito, bensì la fonte del budget, ovvero l’ammontare di denaro che l’utente desidera avere settimanalmente sul proprio account, è il conto corrente. A luglio 2018 Satispay ha chiuso un round di finanziamento da 10 milioni di euro.

SISAL PAY

A settembre di quest’anno Sisal Pay ha annunciato la nuova app di nome Bill che le consente di entrare con decisione nel mercato dei pagamenti digitali di nuova generazione. Con Bill è possibile acquistare qualsiasi tipo di prodotto presso tutti gli esercizi convenzionati e scambiare denaro in modalità peer to peer con un semplice click. Si può ricaricare in contante nei 40mila punti vendita SisalPay, che diventano così una rete bancaria dove saranno proposti in futuro nuovi servizi digitali. L’app è il prodotto di una startup interna all’azienda nata un anno fa e guidata da Monica Del Naja, Head of Digital Payments di SisalPay. Del team fanno parte 20 giovani talenti, con competenze e background eterogenei.

CIRCLE

A settembre 2017 è sbarcata in Italia Circle, azienda consumer che ha sviluppato un’applicazione di scambio istantaneo di denaro, tramite chat, basata sulla tecnologia della blockchain. Fondata nel 2013 a Dublino, la mission di Circle è quella di rivoluzionare il mondo dei pagamenti online. A maggio di quest’anno Circle ha annunciato la chiusura di un round di finanziamento da 110 milioni di dollari che ha portato il suo valore a 3 miliardi di dollari. A lungo considerata una “social payment company”, Circle è ormai entrata a pieno titolo nel mondo delle criptovalute. Di recente ha lanciato Circle Invest, un’applicazione per il mercato americano che consente di comprare e vendere criptovalute di ogni tipo (bitcoin, bitcoin cash, ethereum e altre) in modo estremamente rapido.

Per approfondire:

https://www.economyup.it/fintech/startup-fintech/satispay-una-startup-da-100-milioni-chiude-un-round-da-10-e-nel-2019-punta-a-50/

https://www.economyup.it/fintech/instant-payments/pagamenti-digitali-sisalpay-lancia-bill-e-il-primo-modello-di-proximity-banking-in-italia/

https://www.economyup.it/fintech/110-milioni-di-dollari-per-circle-la-startup-che-vuole-lanciare-la-criptovaluta-stabile/