Terminiamo la panoramica sulle statistiche di mobiThinking sul panorama cellulare globale con una piccola sorpresa.
La Cina è smart
Torniamo sulla pagina mobiThinking che riassume l’andamento attuale del mercato mobile (inteso come feature phone, cioè cellulari comuni, e smartphone, quelli che in pratica sono computer da tasca con funzioni anche telefoniche) per completare la disamina rapida dei dati presentati.
Uno dei quali differisce nella forma – i numeri precisi – ma non nella sostanza, che si dia retta a Idc oppure a Canalys: la Cina è diventata regina del mobile. Per Idc ha superato nel 2012 gli Stati Uniti in quota di mercato, arrivando al 26,5 percento e facendo retrocedere gli americani al 17,8 percento. Il dominio cinese si ridurrà leggermente nel prossimo triennio, primariamente per la crescita di India e Brasile, accreditate per il 2016 rispettivamente dell’8,5 percento e del 4,4 percento del mercato, contro un 23 percento cinese e un 14,5 percento statunitense.
Canalys… dà i numeri quantitativi e stima nel 2013 quasi 240 milioni di telefoni venduti in Cina, 125 milioni negli Usa, 26,5 milioni in India, 18,8 milioni in Russia, 17,2 milioni in Brasile e 15,7 milioni in Indonesia. Il totale globale per il 2012 sarebbe di 837 milioni di terminali mobile.
Piccoli sistemi operativi non crescono
Quali sistemi operativi domineranno nel panorama cellulare da qui ai prossimi tre anni? Risposta facile: Android e iOS. Le previsioni più rosee su Windows Phone, quelle di Idc, prevedono una crescita esplosiva della piattaforma… che la porterebbe tra tre anni a superare di poco il dieci percento del mercato. Si ha ragione di essere scettici. BlackBerry viene previsto in linea di galleggiamento e niente più. Poco spazio per gli outsider come Linux e chiaramente non pervenuto per Symbian, per allora pressoché estinto.
Il ruolo dell’Italia
E l’Italia, una volta all’avanguardia per diffusione dei cellulari? Nel nuovo mondo globalizzato possiamo consolarci del fatto che ComScore la considera nelle classifiche di penetrazione della tecnologia tra la popolazione.
I dati si riferiscono all’ultimo trimestre 2011 e mostrano l’Italia ancora Nokia country, con il 51,7 percento di penetrazione. Il nuovo che avanza è rappresentato da Apple, seconda con il 15,8 percento e da Samsung con il 14,1 percento.
Quando finiranno i soldi
Per finire, una statistica interessante e forse poco nota: analizzando la domanda di connessioni dati, i fatturati e i costi di investimento nelle reti ad alta velocità, risulta che il mestiere di provider cellulare… è insostenibile. A meno di cambiare modello di business. Tellabs e Analysis Mason hanno fatto i conti e la loro previsione è sorprendente.
Quando gli operatori mobile nelle economie evolute vedranno zero profitti (con il trend attuale di spese, domanda e fatturato) |
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Regione | Scenario peggiore | Scenario intermedio | Scenario migliore |
Nordamerica | Q1, 2013 | Q4, 2013 | Q2, 2014 |
Asia e Pacifico | Q3, 2013 | Q3, 2014 | Q1, 2015 |
Europa occidentale | Q1, 2014 | Q1, 2015 | Q2, 2015 |
Fonte: Tellabs/ Analysys Mason (febbraio 2011) | via: mobiThinking |
Ancora una volta consigliamo la lettura integrale della pagina e di farne anche un promemoria: i dati sono tali e tanti che possono tornare utili in molte occasioni.