Licenze, sicurezza, costi, time-to-market e altre questioni software che il cloud spinge a evolvere.

Licenze: l’enigma numero uno

cloud-SaaSÈ quanto emerge da un sondaggio condotto negli Stati Uniti dalla locale associazione dei produttori di software (SIIA, Software & Information Industry Association).

Più di un terzo dei dirigenti software interpellati tra sviluppatori, editori e clienti di impresa ha indicato le licenze e la loro amministrazione come un freno alla commercializzazione e diffusione delle applicazioni di nuova generazione. Per chi pubblica software, la flessibilità dei contratti di licenza – particolarmente per il Software as a Service, SaaS, erogato via cloud – è un punto fondamentale su cui riflettere per venire incontro alle nuove aspettative di acquirenti e utenti finali. Una debolezza che è costata mercato al 53 percento degli editori.

Le licenze sono solo l’inizio. Il rapporto SIIA indica una situazione globale che richiede lavoro e innovazione su altri punti critici come sicurezza, conformità, funzionalità e amministrazione del parco installato.

Più di tre quarti degli editori che hanno partecipato al sondaggio propongono tutto il proprio software, o almeno una parte di esso, come servizio (appunto, SaaS) e hanno constatato una riduzione dei costi di installazione, messa in opera e supporto.

Secondo Gartner, il mercato software per l’impresa del 2014 si troverà in modesta crescita principalmente per via dell’aumento degli investimenti in applicazioni di Customer Relationship Management (CRM) e appunto dell’adozione in ascesa del modello Software as a Service.

Applicazioni cloud-ready e DevOps

Una delle vie raccomandate dagli esperti per facilitare le adozioni di servizi SaaS è l’inclusione nella fornitura di servizi cloud del controllo da parte del cliente di parametri relativi alle applicazioni ospiti nella nuvola, come allocazione dinamica delle risorse e distribuzione WAN (Wide Area Network).

Per gli sviluppatori e per i servizi informatici, la via consigliata è abbracciare il movimento DevOps (contrazione dei termini inglesi Development e Operations) come strategia per la realizzazione e l’integrazione delle applicazioni.

DevOps è uno nuovo approccio alla creazione di software, ispirato alle metodologie di Google, LinkedIn o Amazon, che prefigura una migliore collaborazione tra i responsabili dello sviluppo e quelli dell’operatività, allo scopo di guadagnare agilità, dinamismo e qualità in fase di dispiegamento del software e e migliorare la produttività a regime.

Per approfondire:

Building cloud-ready applications: what changes
DevOps (development-operations)
Che cos’è DevOps

Il traffico cloud per il 2016

+44% per il traffico cloud nei datacenter entro il 2016

Il 7% del traffico sarà generato dagli utilizzatori (Internet, comunicazione, streaming) e il resto consisterà in traffico interno del datacenter o generato dalla deduplicazione tra datacenter.

L’80% della crescita e del valore aggiunto delle imprese dipenderà da servizi Cloud (fonte IDC)