Quando la messaggistica riguarda gli oggetti, il gioco diventa affollato. E IBM entra in lizza in modo pesante.

Fino a 13 milioni di messaggi per secondo

L'Internet Of Things cresce e IBM non è disposta a perdere l'occasione. Così ha deciso di dimostrarlo con la presentazione di MessageSight, un nuovo apparecchio capace di amministrare e smistare un traffico di micromessaggi digitali tra oggetti intelligenti collegati alla Rete.

Usando un formato definito MQTT, Message Queuing Telemetry Transport, MessageSight sarebbe in grado secondo IBM di elaborare la cifra impressionante di tredici milioni di messaggi ogni secondo, che potrebbero pervenire da un numero di nodi di rete anche di un milione di elementi.

Annunciato durante l'evento Impact organizzato da IBM a Las Vegas, MessageSight sarà disponibile per gli utenti finali già dal prossimo 24 maggio e costituisce un salto di qualità in termini di Internet delle cose decisivo per il volume e la qualità delle comunicazioni tra oggetti che permetterà di implementare.

Milioni di righe, miliardi di sistemi

L'Internet of Things si fonda su una premessa di miniaturizzazione e riduzione sostanziale dei costi di produzione e funzionamento dei microprocessori: se molti anni fa un singolo processore richiedeva consumi energetici pari a quelli di un appartamento e una cubatura di spazio equivalente, oggi abbiamo automobili che contengono decine di microprocessori, ognuno dei quali può eseguire con consumi minimi milioni di righe di codice e collegarsi con sensori in grado di portare a una comprensione quasi esaustiva delle condizioni del traffico e dell'operatività del veicolo. In tempo reale.

Chiaro che queste possibilità attendano solo di essere sfruttate. Secondo uno studio di IMS Research, nel 2020 potrebbero essere in funzione 22 miliardi di sistemi embedded, incorporati in apparecchi di qualunque tipo, dai macchinari per l'industria pesante ai comuni abiti, passando per elettrodomestici, veicoli, infrastrutture distribuite (tubature, semafori…) e quant'altro possa giovarsi dell'interconnessione e dell'elaborazione intelligente dei segnali provenienti dal mondo esterno.

Apparecchiature come MessageSight servono in prospettiva di un flusso di messaggistica ingente come quello descritto e di una produzione di dati che si stima toccherà 2,5 quintilioni di byte ogni giorno. Qui si fa riferimento al quintilione americano, equivalente a 10 seguito da diciotto zeri, in pratica un miliardo di miliardi. Un traffico pari a quello in grado di riempire sette milioni di DVD ogni ora.

Il formato MQTT è stato raccomandato da OASIS, Organization for the Advancement of Structured Information Standards, come protocollo di scelta per la comunicazione tra sistemi embedded: un ottimo segnale a favore della standardizzazione e della condivisione dei formati da parte delle aziende e organizzazioni. Uno dei punti critici della futura Internet Of Things è esattamente l'interoperabilità vera degli apparati e in questo senso le soluzioni adottate da IBM sono un auspicio positivo per gli sviluppi futuri delle reti tra apparecchiature intelligenti e autonome.

Di seguito pubblichiamo anche l'infografica realizzata da Ibm relativa a MessageSight.

 

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