La Mixed Reality (MR), tecnologia che mescola reale e virtuale per riprodurre ambienti e modalità di visualizzazione, crescerà del 212% nei prossimi 4 anni. Lo dice un report di Juniper Research, specificando che il numero totale di applicazioni di mixed reality raggiungerà i 9 miliardi entro il 2022. Serviranno esperti con competenze relative a computer vision, graphical processing, tecnologia dei display, geolocalizzazione, intelligenza artificiale, machine learning, deep learning, sensoristica. Queste figure professionali dovranno saper esercitare le proprie competenze nei vari campi di applicazione della realtà mista, dalla logistica alla sanità, dalla distribuzione all’Industria 4.0. Una professione specifica per il settore è il Mixed Reality Experience Designer. Ma vediamo innanzitutto cosa significa MR e cosa ruota intorno al nuovo modo di vedere oggetti e persone e di interagire con loro.

CHE COS’È LA MIXED REALITY

La Mixed Reality (MR), che si sta affermando dopo anni di Virtual Reality e Augmented Reality, è una tecnologia che mescola e in un certo senso sovrappone AR e VR, e che potrebbe ulteriormente imporsi nel settore ludico ma soprattutto in applicazioni specifiche per il business.

Si tratta della prossima evoluzione dell’interazione tra esseri umani, computer e ambiente circostante ed è stata resa possibile dai passi avanti compiuti nella computer vision, nel graphical processing, nella tecnologia dei display e negli input system.

Le aziende stanno ancora sperimentando i formati: dai primi smart glasses Epson (Moverio) ai Google Glass, dai VR Samsung agli occhiali LG. Ad oggi gli HoloLens di Microsoft si stanno ritagliando un grande spazio di attenzione in ambito B2B. In estrema sintesi la Mixed Reality è una versione 4.0 della Realtà Aumentata.

MIXED REALITY: QUALI TECNOLOGIE VENGONO UTILIZZATE

A livello di back-end si utilizza imagine e object recognition, motion capture, geolocalizzazione, intelligenza artificiale, machine learning e deep learning. A livello di front end si sfruttano tutti i tipi di sensori incorporati nei dispositivi: smartphone, tablet e oggi gli smart glasses (in molti casi più funzionali perché permettono maggiore agilità, lasciando l’operatore a mani libere).

IN QUALI SETTORI SI APPLICA LA MIXED REALITY

Nella logistica – Gli occhiali intelligenti aiutano a localizzare immediatamente un prodotto in magazzino guidando l’operatore tra gli scaffali mentre prepara il collo.

Nella sanità – Il personale medico sanitario può usare la realtà simulata per la formazione. In questo modo medici e infermieri sono in grado di fare pratica di ogni tipo di trattamento o intervento sui pazienti.

Nell’edilizia – Gli addetti al settore dell’edilizia possono tracciare ogni elemento della progettazione, verificando così eventuali incongruenze nella costruzione e riuscendo a perfezionare impianti e architetture.

Nella distribuzione – La Mixed Reality viene utilizzata per creare ingaggio e fidelizzazione ma anche per identificare in maniera univoca i prodotti, garantendo ai consumatori qualità e originalità di quello che acquistano.

Nei servizi di manutenzione e controllo – Attraverso la Mixed Reality si può visionare lo stato di qualsiasi impianto ed effettuare con estrema precisione gli interventi correttivi grazie a un tutorial che in tempo reale assiste l’operatore mentre verifica ogni singolo componente.

Nel manufacturing – Sulle linee di assemblaggio la Mixed Reality introduce il concetto di guida virtuale: consente infatti di posizionare i pezzi mancanti sul manufatto e collegare l’azione di posizionamento allo scarico del pezzo dal magazzino.

LA PROFESSIONE

Al momento non è facile per le aziende reperire personale qualificato in questo campo. Secondo un report del Capgemini Research Institute, l’82% delle società che già utilizza soluzioni di Realtà Aumentata e Realtà Virtuale avrebbe registrato benefici per i processi di business, ma la carenza di personale qualificato in queste tecnologie e l’immaturità delle infrastrutture di backend avrebbe limitato gli investimenti. Di conseguenza scarseggiano le competenze anche per la realtà mista. Tuttavia sta emergendo una professione: il Mixed Reality Experience Designer. Si tratta di un esperto in materia di realtà mista o aumentata le cui competenze chiave contemplano la capacità di progettare interfacce tridimensionali fra mondo fisico e digitale e di renderle il più possibile veloci e intuitive. Per lavorare in questo ambito servono competenze in design estetico, branding, user experience e meccanica 3D.