Lo slogan #thefutureison diventa materia di elaborazione per gli studenti in pubblicità.

Menti fresche, idee nuove, entusiasmo giovanile assieme all’expertise aziendale, al lavoro concreto, alla trasformazione digitale vissuta come realtà quotidiana. Ecco come si potrebbe descrivere l’incontro tra Econocom e gli studenti del terzo anno di Comunicazione del corso Art Direction e Pubblicità presso l’Istituto Europeo di Design (IED) di Milano.

Barbara Loru, Marketing & Communication Manager di Econocom Italia, ha incontrato gli studenti in occasione della presentazione dei progetti-concept di comunicazione centrati sullo slogan strategico di Econocom #thefutureison e aventi come obiettivo interpretare la rivoluzione tecnologica nonché comunicare l’innovazione digitale di Econocom. Come è andata, lo racconta Barbara:

Ho incontrato i ragazzi assieme al docente che ha lavorato all’iniziativa e al responsabile della comunicazione dell’Istituto. È stato emozionante vedere la propria strategia aziendale che diventa, più che un caso da studiare, una realtà su cui creare e per la quale cercare ispirazione da parte di chi ha in mano il futuro. I lavori ci hanno complessivamente soddisfatto e abbiamo visto tanto talento, tanta creatività all’opera. È stata un’esperienza di grande valore per tutti, Econocom, IED e studenti.

I ragazzi hanno lavorato sotto la guida del docente e direttore creativo Giovanni Trabucco e, nominati sul campo art director e copywriter, hanno lavorato per sviluppare idee e progetti relativi alla comunicazione del concept strategico #thefutureison che sintetizza il posizionamento di Econocom come Digital Transformation Designer: l’abilitatore che progetta, integra e finanzia l’innovazione per accelerare la trasformazione digitale delle aziende.

IED al lavoro sul messaggio di Econocom

Non è la prima volta che incoraggiamo l’emergere di idee innovative e talenti capaci di portare effettivi miglioramenti nella quotidianità di persone e aziende, come testimoniano iniziative quali Talent Farm e OnFactor. E non sarà l’ultima, perché il digitale è parte fondamentale della nostra cultura. E situazioni come questa aprono l’azienda al dialogo con le persone che domani entreranno nel mondo del lavoro dopo avere “respirato digitale” dalla nascita o quasi.