L’evento Apple di ieri cavalca le tendenze più promettenti di un’informatica sempre più personale e consumerizzata.
iPhone 6, Apple Watch e Apple Pay
Numerosi commentatori avevano previsto che Apple avrebbe presentato la nuova evoluzione di iPhone, un orologio e un sistema di pagamenti. Come sempre le differenze le fanno i dettagli e cercheremo di passare almeno qualche informazione diversa da quelle ovvie su cui si stanno concentrando i media.
iPhone 6 e iPhone 6 Plus contengono la nuova generazione dei processori Apple, la CPU A8 e il coprocessore di movimento M8. Le prestazioni superano iPhone 5s fino al 25 percento con la CPU e fino al 50 percento con la grafica. Se paragonati all’iPhone originale del 2007, i nuovi iPhone sono cinquanta volte più veloci nella CPU e 84 volte migliori nell’elaborazione grafica, per giunta con una tecnologia che limita il degrado delle prestazioni nel tempo, tipico degli smartphone nel momento in cui l’unità si surriscalda.
I nuovi iPhone incorporano anche un barometro, hanno schermi LCD dual domain che offrono maggiore fedeltà del colore anche osservandoli da angoli estremi e una polarizzazione migliorata che permette un uso agevole anche in situazioni di sole pieno. L’autonomia della batteria è leggermente superiore rispetto a iPhone 5s per iPhone 6, e notevolmente superiore per iPhone 6 Plus, con un massimo di 24 ore di tempo di chiamata 3G. A proposito di chiamate, le nuove unità possono effettuare chiamate cellulari anche usando Wi-Fi, nelle aree – per esempio una sala conferenze – dove la ricezione cellulare è mediocre. Il supporto dello standard 802.11ac significa che i nuovo iPhone possono anche triplicare le prestazioni del collegamento a Internet via Wi-Fi.
Per l’elenco completo delle migliorie, per esempio attinenti a fotografia e video, rimandiamo alle pagine del sito Apple. iPhone 6 e iPhone 6 Plus saranno disponibili in Italia entro l’autunno e iPhone 5s e 5c rimarranno a listino come terminali più risparmiosi. In America e altre otto nazioni la vendita parte il 19 settembre, con preordini da dopodomani (12 settembre) e possibilità di scaricare il nuovo sistema operativo iOS 8 dal 17 settembre.
Addio carta di credito
Molti avevano supposto che i nuovi iPhone sarebbero stati capaci di effettuare pagamenti di prossimità in standard NFC, ma le potenzialità di Apple Pay sembrano notevoli ben oltre una compatibilità annunciata.
Apple Pay parte negli Stati Uniti con il supporto delle tre principali carte di credito (American Express, Mastercard e VISA), sulle quali nei soli USA vengono effettuate 200 milioni di transazioni al giorno. La parte sicurezza è stata particolarmente curata: ogni pagamento di prossimità effettuato con iPhone 6 o iPhone 6 Plus sarà garantito e autenticato da un codice estemporaneo, unico per ogni transazione, generato all’istante.
I dati della transazione non saranno memorizzati né su iPhone né sui server Apple e neanche sul terminale del venditore. Gli stessi dati della carta di credito non sono memorizzati su iPhone, sostituiti da account legati al singolo apparecchio e conservati in un’area sicura del dispositivo (che è facile disattivare da remoto se il telefono viene rubato o smarrito). In altre parole, la promessa di Apple Pay è di pagamenti immediati (non c’è da inserire né da digitare alcun codice), assolutamente sicuri e del tutto confidenziali. Alla partenza, 220 mila esercizi e catene commerciali sono in grado di accettare pagamenti Apple Pay, compresi Disneyworld, i grandi magazzini Macy’s e i fast food Subway.
Più che un orologio, un computer
Si chiama Apple Watch la novità più attesa, ma sarebbe riduttivo pensare a esso come a un orologio intelligente, nella stessa maniera in cui non si può pensare più a iPhone come a un telefono.
Si presenta come un orologio, infinitamente personalizzabile nel quadrante e addirittura in più linee diversificate per materiali e colori e prodotte in due misure diverse per uomini e donne, mosse che hanno fortemente attirato l’attenzione del mondo fashion. Ma la corona serve come dispositivo di interfaccia, per effettuare zoom e selezioni senza dover necessariamente toccare lo schermo e quindi ostruirne la vista. Sul retro sono nascosti sensori che riconoscono il battito del cuore; un set di app per fitness e benessere consente di tracciare movimenti e attività fisica come probabilmente mai prima.
Le novità tecniche sono numerose: accenniamo solo alla possibilità di disegnare a mano libera sullo schermo per condividere all’istante il risultato con un altro portatore di Apple Watch (o condividere… il proprio battito cardiaco), alle notifiche che vengono delicatamente e confidenzialmente comunicate tramite una leggera vibrazione trasmessa al polso e – è un orologio, dopotutto – all’ora esatta al cinquantamillesimo di secondo. Lo schermo è sensibile alla pressione e distingue un tocco leggero da una pressione sostenuta, cambiando il tipo di interazione nell’interfaccia.
Apple Watch debutterà nella prima parte del 2015 al prezzo di 349 dollari e richiede il possesso di un iPhone 5 o di un iPhone 6 (duecento milioni di utilizzatori potenziali).
Una nota musicale: Apple regala a tutti i detentori di un account iTunes il nuovo album Songs of Innocence degli U2, in esclusiva assoluta fino al lancio mondiale del 13 ottobre. È sufficiente collegarsi a iTunes Store per scaricare l’album.
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