Milano si conferma da cinque anni a questa parte la prima smart city d’Italia: lo ha suggellato la ricerca ICity Rate 2018 di FPA, che indica al secondo e terzo posto Firenze e Bologna. Allo stesso tempo il capoluogo lombardo è anche la città italiana dove si vive meglio secondo la classifica 2018 del Sole 24 Ore. I due riconoscimenti sono collegati: le smart city sono più attrattive e competitive della media delle altre città e rappresentano un volano importante per l’economia di un Paese, oltre a favorire il benessere dei cittadini. Vediamo dunque di capire meglio cos’è una smart city e quali innovazioni tecnologiche utilizza.

COS’È UNA SMART CITY

La smart city è una città 4.0 che gestisce le risorse in modo intelligente, mira a diventare economicamente sostenibile ed energeticamente autosufficiente, ed è attenta alla qualità della vita e ai bisogni dei propri cittadini. È, insomma, una città intelligente, che sa stare al passo con le innovazioni e con la rivoluzione digitale. Smart city significa connessioni wi-fi nei luoghi più disparati, strade percorse da auto a guida autonoma, incroci regolati da semafori intelligenti. Città in cui gli oggetti si scambiano informazioni tra di loro, o dove gli impianti di illuminazione sono in grado di riprodurre la luce del giorno. Ma anche dove è possibile produrre alimenti in maniera innovativa e praticare una mobilità sostenibile fatta di bike sharing, car sharing e auto ibride o elettriche. Per tutti questi motivi la smart city è costellata di sensori che generano una grande quantità di dati i quali potrebbero sia alimentare servizi più evoluti ed in tempo reale, sia permettere alle amministrazioni una gestione sempre più efficiente.

SMART CITY, QUALI SONO LE TECNOLOGIE EMERGENTI

Le applicazioni e i servizi di una smart city riguardano la mobilità, la scuola, il turismo, il government e la sanità. Per rendere sempre più smart queste aree è necessario utilizzare una serie di tecnologie e di strumenti hi-tech.

Per impostare e avviare le service delivery platform, per esempio, sono necessari i big data, gli open data, la geolocalizzazione dei dati, l’identità digitale e le piattaforme di pagamenti: tutto questo in un’ottica di interoperabilità e multicanalità.

Altro elemento essenziale della smart city è la sensoristica: pensiamo ai semafori intelligenti o alle videocamere di sorveglianza, ma anche a molti altri servizi che possono essere abilitati dai sensori.

Alla base dei servizi per le smart city ci sono le infrastrutture: le reti wireless o in fibra per il broadband, le reti di trasporto, quelle per l’energia e quelle per l’ambiente (rifiuti, rete idrica ecc. ecc.).

L’IMPORTANZA DEL 5G PER LE SMART CITY

Il 5G è la nuova generazione di connettività mobile che sarà lanciata commercialmente a partire dal 2020. Questa connessione, che ha tra le sue caratteristiche quella di essere ultra-veloce e avere un basso tempo di latenza, sarà in grado di massimizzare l‘esperienza utente, garantire elevate prestazioni, fornire servizi avanzati e supportare i diversi modelli di business. È insomma il veicolo giusto per consentire a una città e ai suoi abitanti la connettività migliore, in particolare nell’ambito degli oggetti connessi, ovvero dell’Internet of Things (IoT).

SMART CITY, QUALI LAVORI NELL’HI-TECH

Il mercato IoT, che attualmente in Italia vale circa 3,7 miliardi di euro, darà lavoro a 2,5 milioni di cittadini nei prossimi 5 anni, di cui il 40% nelle città. Di questi oltre 350.000 saranno ad elevata specializzazione, legati ai diversi comparti della Smart City. Anche la nascita di nuove imprese trova nelle principali città l’ambiente più fertile per lo sviluppo: circa 6.000 startup e 400 tra incubatori e co-working sono collocati in ambienti urbani di medie e grandi dimensioni. In particolare ci sarà bisogno di esperti di infrastrutture di rete, sensoristica, piattaforme dati, applicazioni mobili e web.