La terza evoluzione del tablet Apple porta vantaggi importanti per le applicazioni professionali e la gestione dell’attività mobile.


Per l’impresa: back-end applicativo e Mobile Device Management
Commercializzato a partire dal 14 marzo scorso in 13 Paesi (e dal 23 marzo in Italia), il nuovo iPad ha ancora una volta mobilitato folle di appassionati, pronti a file anche di 24 o 36 ore davanti a un Apple Store per essere tra i primi a impossessarsi dell’ambita novità, per quanto i media abbiano tuttavia registrato un’eccitazione più misurata rispetto a quanto si è visto per il primo iPad, iPad 2 o anche iPhone 4S.

Malgrado l’entusiasmo più contenuto del grande pubblico, gli esperti hanno preso nota di alcune novità funzionali e di configurazione destinate a convincere le aziende più di prima. Come ha scritto l’edizione francese di Computerworld, ripresa anche dal Journal du Net Solutions: «L’incremento della velocità del processore e della risoluzione dello schermo permettono di sfruttare su iPad back-end applicativi come Oracle e Siebel».

Una volta che il nuovo iPad sarà compatibile con le reti di connettività 4G del vecchio continente, come ha affermato MicroStrategy relativamente al proprio prodotto, «MicroStrategy Mobile per iOS permetterà di produrre analisi ancora più rapidamente, dato che la nostra applicazione nativa è già in grado di sfruttare il processore A5X al massimo delle prestazioni».

Il Journal du Net Solutions ha scritto inoltre «Apple ha anche aumentato le funzioni in materia di gestione degli apparecchi mobili (MDM). Il nuovo sistema operativo iOS 5.1, apparso quasi contemporaneamente al nuovo iPad, si integra pienamente con Apple Configurator: un programma scaricabile gratis da App Store che consente di configurare e dispiegare più iPhone e iPad contemporaneamente, fino a un limite di trenta macchine simultaneamente».

Questa rinnovata attenzione viene confermata da una recente indagine di ChangeWave Research [http://www.changewaveresearch.com/articles/2012/ipad_20120312.html], secondo la quale 1.604 acquirenti di tecnologie informatiche hanno affermato che il nuovo iPad avrà un impatto di rilievo sul mercato dei tablet per l’impresa. Una azienda su cinque si è dichiarata pronta a investire nel secondo trimestre 2012 nella “mattonella digitale” per i propri dipendenti.

Per l’utilizzatore: qualità dello schermo e processore
Definizione, luminosità, contrasto, fedeltà del colore: tutto concorre nel nuovo schermo Retina a definizione più che alta (una volta e mezzo i pixel di un televisore full HD, in 9,7 pollici di diagonale) verso il miglioramento della lettura e della visione di immagini e filmati. Ecco che cosa hanno concluso gli specialisti di Les Numeriques: «Tutto considerato, lo schermo del nuovo iPad giustifica largamente la propria esistenza ben oltre il semplice richiamo di marketing. La differenza rispetto a iPad 2 è evidente e la comodità di utilizzo passa a un altro livello in tutte le modalità di applicazione».

Intanto il cuore dell’ultimo tablet di Apple, un processore dual core A5X con clock di 1 GHz con una unità di elaborazione grafica quad-core e  1 GB di Ram (contro i 512 megabyte di iPad 2) apre la strada a possibilità di elaborazione ben superiori rispetto al modello precedente e, per esempio, presentazioni commerciali ben più performanti di prima, magari con il ricorso all’elaborazione 3D o a effetti ben più complessi di quelli consentiti finora.