Videoconferenza, blogging e persino reti sociali apposite: la gamma delle opzioni tecnologiche per facilitare il dialogo e condividere la conoscenza in azienda è sempre più completa.

Réseau-social-entreprise2L’impresa in rete: più reattiva, più produttiva

L’adozione dei servizi collaborativi e la “socializzazione” attraverso le reti digitali di impresa è una tendenza evidente con vantaggi consistenti e misurabili, quantificati nel 20 percento di crescita del fatturato e nel 18 percento di riduzione dei costi da McKinsey. Pubblicato lo scorso marzo, questo studio condotto su oltre tremila imprese classifica le forme prioritarie di comunicazione digitale che facilitano la condivisione delle conoscenze nell’ecosistema enterprise:

  • Videoconferenza
  • Reti sociali
  • Blog
  • Edizione collaborativa dei documenti
  • Condivisione del video

La ricerca si è concentrata in dettaglio sulle differenti forme di vantaggio legate all’uso di queste tecnologie:

  • Internamente: accesso più rapido all’informazione, riduzione dei costi di comunicazione e degli spostamenti per lavoro
  • Verso i clienti: maggiore efficacia della strategia marketing, aumento della soddisfazione del cliente, diminuzione dei costi di marketing
  • Verso partner e fornitori, i vantaggi sono simili a quelli interni: diminuzione dei costi di comunicazione, accesso più rapido all’informazione, riduzione degli spostamenti

Il lavoro collaborativo e in rete si declina, sempre nei risultati raccolti da McKinsey, in modalità sempre più cross-platform, mediante gli apparecchi mobile e i servizi cloud; i tre reparti dove ciò accade con maggiore importanza sono marketing, vendite e IT.

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Reti sociali di impresa: facilitano il dialogo

In Francia il 75 delle imprese CAC40 ha dispiegato una o più soluzioni di reti sociali di impresa, afferma il Journal Du Net, che dedica ampio spazio all’elencazione delle reti specifiche adottate dai più grandi gruppi industriali transalpini. Yammer, soluzione di rete sociale per l’impresa acquisita nel 2012 da Microsoft, viene utilizzata da oltre 200 mila business in tutto il mondo, compreso l’85 percento delle aziende nella classifica Fortune 500.

Ma come possiamo definire una rete sociale enterprise?

Una comunità online sicura nella quale dipendenti, partner e perfino clienti possono partecipare inviando messaggi, domande, resoconti, ma soprattutto instaurando conversazioni. Questa è la visione di SocialCast piattaforma di VMware. Le comunità aziendali online possono perseguire numerosi obiettivi, i due più importanti dei quali sono la l’intrattenere relazioni (mediante amministrazione del proprio profilo, ricerca di esperti, raccomandazione di un contatto eccetera) e appunto il conversare (interscambio interno tra colleghi, reparti, contatti esterni e così via). Il risultato complessivo di questi servizi fondati sul dialogo è interazione più trasversale e spontanea tra persone interne ed esterne all’impresa.

Réseau-social-entreprise_miniDalle soluzioni proprietarie alla collaborazione nel cloud

L’accelerazione del ritmo innovativo e dell’adozione delle nuove dinamiche di comunicazione digitale non deve dimenticare la lunga storia del software espressamente destinato a facilitare la collaborazione interna alle imprese. Il quale però sembra avere perso il treno della collaborazione 2.0. I software per gruppi di lavoro, come il pioniere Lotus Notes, permetteva comunque già dalla fine degli anni ottanta (la prima versione, leggiamo sulla sua storia, data al 1989) di sincronizzare calendari, indirizzari, documenti e messaggistica tra componenti di una organizzazione, anche complessa e anche a distanza.

Alla fine degli anni novanta, la generalizzazione dell’uso di Internet, il fiorire della collaborazione mobile, l’uso sempre più frequente dei portali Internet (interni o esposti al pubblico), il ramificarsi estremo di intranet ed extranet hanno tutti contribuito a mettere in crisi il modello del software proprietario per gruppi di lavoro, anche in virtù dell’apparizione di nuove interfacce utente più efficaci e semplici da comprendere, oltre che più gradevoli alla vista. Parallelamente sono apparse soluzioni più unificanti, per esempio Microsoft SharePoint (lanciato nel 2001), con un approccio globale basato sulla nozione di servizi web services dedicati e collaborativi, su cui si può costruire una rete di impresa univoca e coerente dove allo stesso tempo convive una pluralità di piattaforme e di sistemi.

Nel 2006 il vecchio modello ha probabilmente ricevuto il colpo di grazia da Google, con il lancio dei Google Documents gratuiti che hanno democratizzato e popolarizzato definitivamente la condivisione dei documenti, sdoganato la collaborazione in tempo reale e amplificato il fenomeno della penetrazione dal basso della tecnologia nelle aziende. Su questa base Google ha proseguito con quelle che oggi sono le Google Apps for Business, utilizzate da cinque milioni di aziende nel mondo, spesso in totale sostituzione dell’IT da scrivania tradizionale.