Serve un abbonamento a Office 365 e probabilmente, per la maggior parte degli utilizzi, non sposta gli equilibri come avrebbe fatto un tempo. Però c’è.
Obbligo di OneDrive e Office 365
Microsoft ha infine presentato Office per iPad: le tre ammiraglie della suite di produttività per ufficio – Word, Excel e PowerPoint – precedute pochi giorni fa dalla disponibilità di una nuova versione di OneNote.
Le app si scaricano gratis da App Store e, gratis, permettono di leggere documenti Office e tenere presentazioni di PowerPoint, ma non altro. Per accedere a tutte le funzioni è necessario stipulare l’abbonamento a Office 365. Analogamente, la sincronizzazione dei dati tra apparecchi richiede obbligatoriamente il disco virtuale OneDrive.
Su iPhone al momento è disponibile la app Microsoft Office Mobile, che è stato aggiornato alla versione 1.1 contestualmente alla presentazione della suite per iPad. Il software per iPhone è molto lontano dalla versione ora disponibile sul tablet Apple e ha ricevuto recensioni poco lusinghiere. Ora però è sufficiente disporre di un account Microsoft per accedere a documenti presenti in OneDrive e modificarli senza altri prerequisiti o abbonamenti, purché sia per uso domestico.
La persona al centro
Il nuovo amministratore delegato di Microsoft, Satya Nadella, ha annunciato personalmente Office per iPad nel corso di un evento stampa dimostrandosi assai diverso nell’approccio dal predecessore Steve Ballmer e segnando diverse prese di distanza dal vecchio atteggiamento Windows-centrico dell’azienda. Per esempio, l’offerta di Cloud ha cambiato nome e adesso, invece che Windows Azure, si chiama Microsoft Azure. Il perché lo ha spiegato Nadella: il 15 percento dei clienti lo usa come hosting Linux. Questa una delle dichiarazioni del nuovo Chief Operating Officer:
Microsoft è focalizzata nel portare i propri servizi di cloud a tutti, su qualunque apparecchio possibile. Il nostro è un approccio unico incentrato sulle persone, che abilita gli apparecchi che preferite, funziona con i servizi che preferite e lo fa in un modo che funziona per l’industria IT e gli sviluppatori.
Si può dire che, tra i tablet della famiglia Surface e il software Office, Microsoft abbia deciso di puntare su quest’ultimo, forse anche dopo i risultati di vendita finora non esaltanti dell’hardware. Difatti, con questo annuncio, cade una motivazione fondamentale usata in diverse aziende per opporsi all’adozione di iPad, appunto l’assenza di Office.
Progettato per iPad
Office per iPad non è una copia fedele e pedissequa di Office desktop. L’interfaccia è molto simile a quella di Office per personal computer, ma si distacca inevitabilmente, per sfruttare le specificità di iPad come lo schermo touch e per esempio l’assenza di scorciatoie di tastiera. Significa che chi proviene da PC troverà un ambiente complessivamente familiare, ma anche comandi e procedure diverse cui non è abituato.
La compatibilità dei documenti con altre versioni di Office sembra ragionevolmente completa, ma mancano prove realmente esaustive e non si possono escludere problemi occasionali o lievi differenze, specialmente nella formattazione. Le funzioni presenti nei programmi sono la maggior parte di quelle presenti nella versione desktop, ma non tutte.
L’elenco che segue comprende le funzioni eseguibili su copie gratuite di Office per iPad. Il resto richiede un abbonamento individuale o aziendale a Office 365.
- Aprire documenti Word, Excel, PowerPoint provenienti da OneDrive, presenti sull’apparecchio, allegati a una email o prodotti con altre app che generano documenti in formato Office.
- Leggere documenti Excel, Word, PowerPoint.
- Copiare contenuto dai documenti e incollarlo in altre app.
- Visionare (ma non rispondere a) i commenti annotati nei documenti.
- Condividere i documenti come allegati o tramite link.
- Ordinare e filtrare tabelle Excel.
- Tenere presentazioni PowerPoint, con facoltà di vedere le note del presentatore, presentare a schermo intero o su monitor esterni, usare le funzioni di puntatore laser, penna ed evidenziatore.
Per approfondire
- La recensione di Paul Thurrott’s SuperSite for Windows.
- La recensione di PcWorld.
- La recensione di Engadget.
- La recensione di The Verge.